Mal di denti e Coronavirus

Quando recarci dal dentista per visita urgente e quando possiamo rimandare?

Chi poteva supporre fino a pochi giorni fa che il barbiere, il dentista e l’estetista sarebbero stati i mestieri più pericolosi al mondo? E questo insieme a tutti i medici e paramedici, le maestre d’asilo, chi lavora in palestra, ecc.

Ma cos’è o, meglio, chi è questo maledetto virus?

Questo coronavirus o, meglio Covid 19 fa parte di una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi respiratorie come la Sars (severe acute respiratory syndrome). Sono virus che infettano l’uomo e alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi), provocando una malattia respiratoria che si trasmette soprattutto per via area da persona a persona. Il soggetto malato trasmette il virus quando starnutisce o tossisce, perché espelle dal naso o dalla bocca delle micro goccioline di muco contenenti il virus (goccioline di Flugge). E il dentista è ad alto rischio proprio perché, essendo stato identificato questo virus nella saliva dell’ammalato, può facilmente inalarlo durante le terapie odontoiatriche dirette a un paziente infetto ma asintomatico e infettarsi a sua volta.

Motivo per cui gli studi dentistici sono chiusi da almeno due mesi per decreto ministeriale.

Come fare allora in caso di mal di denti, ascessi, gravi infezioni della bocca ?

Sono tutte patologie che non vanno in ferie o non obbediscono alle disposizioni di legge. Ebbene solo in questi casi urgenti e indifferibili i dentisti possono intervenire.

Per tali emergenze le associazioni di categoria come ANDI e Sidp o club di dentisti come “Andiamoinordine” hanno indicato protocolli di comportamento e ulteriori misure di prevenzione oltre a quelle standard, già di per sé molto efficaci, utilizzate nel lavoro clinico quotidiano. Tutti i nostri studi dentistici attuano da sempre rigorose misure di sterilizzazione degli strumenti e disinfezione degli ambienti.  In aggiunta a queste misure il dentista deve:

  • Essere contattato preventivamente a mezzo telefono dal paziente, che gli espone il proprio problema ai denti. L’odontoiatra effettuerà così un triage telefonico, chiedendo al paziente di evidenziare recenti viaggi nelle aree già soggette a quarantena o frequentazioni con persone provenienti da esse.
  • Ricambiare l’aria dello studio dentistico tra un paziente ed un altro e periodicamente anche in sala d’attesa.
  • Utilizzare costantemente i DPI (dispositivi di protezione individuali) mentre si sta lavorando e pretendere massima attenzione nell’uso dei DPI da parte del personale medico e sanitario.
  • Lavarsi le mani per almeno 20 secondi. L’operazione di lavaggio deve essere preliminare all’uso del disinfettante.
  • Detergere le superfici di contatto clinico (le superfici che si toccano più frequentemente come le bottoniere e le maniglie) sempre tra ogni paziente e proteggerle con dispositivi da cambiare ogni volta tra i pazienti.
  • Mettere a disposizione di pazienti e accompagnatori un disinfettante alcolico all’entrata e invitarli a pulire le mani prima di accomodarsi.

Il dentista, inoltre, per attuare un corretto triage telefonico raccoglierà una completa anamnesi con le indicazioni della durata e tipologia del dolore e gonfiore, eventuale sanguinamento o trauma con frattura dentale. Di ausilio alla raccolta dati potranno essere anche fotografie di denti e bocca, utili soprattutto nei casi ortodontici.

Se poi il dentista giudicasse procrastinabile il suo intervento o se individuasse il paziente come soggetto a maggior rischio di contrarre infezione o che manifestasse sintomi riconducibili a infezione da Covid-19 o si trovasse in regime di quarantena, sarà necessario ricorrere a un trattamento farmacologico e rimandare le cure in studio al termine del periodo di rischio infettivo”.

Tale comportamento insieme alle misure di prevenzione eviterà il rischio di contrarre tale virus sia all’odontoiatra e al personale sanitario e sia agli altri pazienti urgenti che potranno così essere curati in assoluta sicurezza.

Come si deve comportare il paziente che si reca dal dentista per una terapia urgente durante questa pandemia?

Di fondamentale importanza è la gestione del flusso dei pazienti. La loro presenza in studio deve avvenire in maniera scaglionata e preordinata.

Ogni paziente deve soprattutto in questo periodo osservare un elevato standard di igiene orale con uso ripetuto quotidiano di spazzolino, scovolino e filo interdentale. Si precisa che l’uso di un collutorio, pur consigliato, non elimina dalla saliva il covid 19 o altri virus.

Il paziente si recherà poi nello studio dentistico, munito di mascherina e possibilmente di guanti in lattice, evitando di portare in studio giornali, libri o altri oggetti che potrebbero diventare veicolo di contaminazione.

Dovrà lasciare in sala d’attesa borse e zaini e gli indumenti come cappotti, giacche e sciarpe, evitando di introdurre nell’area clinica cellulari e tablet.

Indossare possibilmente copriscarpe all’entrata in studio, rispettare rigorosamente la distanza di almeno un metro e lavarsi accuratamente le mani per almeno 20 secondi con sapone o idoneo disinfettante.

Evitare accuratamente di scambiare abbracci e strette di mano con chiunque, anche con dentisti e altri componenti del personale sanitario

Se sta avendo problemi legati ai denti e necessita di un consulto, può contattarci telefonicamente ai recapiti indicati.