L’implantologia consiste nell’inserimento nell’osso mascellare o mandibolare, al posto di uno o più denti persi, di un pilastro artificiale -l’impianto– che, dopo essere stato integrato nell’osso stesso, possa sostituire il dente assente e svolgere la sua corretta funzione masticatoria.
Questa metodica chirurgica ci ha permesso di ricostituire i denti persi in maniera quasi identica ai denti naturali senza dover ricorrere come in passato alle fastidiose e mal tollerate protesi mobili, comunemente chiamate dentiere, o a protesi fissate ai denti vicini a quelli persi –ponti– con riduzione (monconizzazione) di tali elementi dentali per poter fungere da pilastri del ponte.
Un impianto dentale, invece, consiste nella sostituzione di un dente mancante con un dente artificiale metallico, una vite generalmente in titanio inserito direttamente nell’osso.
Contrariamente ad una credenza tuttora comune tra i pazienti odontoiatrici in Italia, nella maggioranza dei casi l‘intervento di implantologia non è difficile né doloroso e costoso e presenta una percentuale di successo molto elevata, non comune in medicina, in genere oltre il 90 %.
Tipi di impianti dentali
Attualmente gli impianti dentali sono quasi esclusivamente metallici –titanio– e possono essere distinti in iuxtaossei ed endossei.
Gli impianti iuxtaossei (fig. 1) sono in genere costituiti da trame metalliche inserite direttamente sotto il periostio alveolare, dotate di perni metallici sporgenti nel cavo orale, atti a dare contenzione a protesi instabili. Sono attualmente poco usati.
Gli impianti endossei (fig. 2) metallici possono essere definiti come un mezzo di ancoraggio artificiale costituito da una parte infissa nell’osso e da una parte che sporge, attraverso la mucosa, nel cavo orale. Tale parte sporgente o moncone artificiale è usato come pilastro per la contenzione di una protesi fissa.
Secondo la loro forma si parla di impianti ad ansa, ad ago, a lama (fig. 3), a vite cava, piena o mista, e a vite sommersa (fig. 4 e 5) cioè un impianto in cui la parte endossea e quella sporgente, sono formate da due parti separate.