Fig.1 – Come si presentava il mucocele nel labbro interno del paziente.

Avevate notato la presenza di una cisti sul labbro o sotto la lingua? E dopo un attento esame il vostro dentista stomatologo ha fatto diagnosi di mucocele o di ranula?

Ma cos’è un mucocele?

Il mucocele è una cisti da ritenzione salivare delle ghiandole salivari accessorie per ostruzione da un piccolo calcolo o per un trauma del loro condotto escretore e si presenta soprattutto sul labbro inferiore.

E’ una tumefazione di dimensione variabile, non dolorosa, morbida e di colore roseo trasparente o bluastro.

La ranula è la medesima cosa, solo di dimensioni un po’ più grandi e si manifesta di sotto la lingua per ostruzione della ghiandola salivare sottolinguale. Il suo nome deriva dal suo aspetto simile a quello delle sacche gonfiabili presenti sulla gola della rana toro.

Sono più frequenti nei bambini e nei soggetti giovani. All’interno di queste cisti si trova saliva densa che, accumulandosi, le fa aumentare di volume. Spesso avviene una rottura spontanea della parete cistica e osserviamo fuoriuscire questa saliva densa di colore giallastro.

Quale terapia si segue per eliminare il mucocele?

Per rimuovere il mucocele ed evitare che si riformi, è necessario l’intervento chirurgico di rimozione della cisti e delle ghiandole salivari adiacenti. La semplice aspirazione del solo contenuto, infatti, non dà risultati positivi a distanza di tempo.

Vi presentiamo un nostro recente caso clinico. E’ una giovane paziente, di ventitré anni, che all’esame obiettivo presentava all’interno del labbro inferiore una tumefazione di circa sette cm di diametro, fissa ai piani sottostanti, elastica, non dolente, di colorito lievemente bluastro (fig. 1).

Dopo anestesia locale con articaina e vasocostrittore, è stata fatta un’incisione a semiluna con bisturi intorno alla tumefazione e un cauto scollamento del sottile rivestimento mucoso sovrastante.  Esposto così il mucocele (fig. 2), lo abbiamo cautamente disinserito dai piani sottostanti, ponendo molta attenzione ad asportarlo interamente senza rotture della parete (fig. 3).

In seguito sono state cercate e asportate altre ghiandole salivari adiacenti per prevenire recidive.  Una sutura a punti staccati con filo riassorbibile 5/0 Vicryl plus ha concluso l’intervento (fig. 4). Il successivo taglio del mucocele ha evidenziato la fuoriuscita di materiale sieroso, denso e giallastro (fig. 5).

A distanza di una sola settimana la guarigione appare quasi completa ed è risultata ottimale dopo solo un mese dall’intervento (fig. 6 e 7).

Avremmo potuto optare per una semplice marsupializzazione della cisti (espone a frequenti recidive) o alla sua asportazione con l’ausilio di un laser a diodi ma in questi casi la semplice escissione con bisturi permette una guarigione rapida e molto soddisfacente sul piano estetico.

Prof. Vito Antonio Tomasicchio